I genitori litigano per le fotografie del figlio minorenne da pubblicare sui social network. Per il Tribunale deciderà il figlio 17enne.
Tribunale di Chieti sentenza nr. 403 del 21.7.2020
Secondo la giurisprudenza della Corte di cassazione i "grandi minori" sono quelli che hanno raggiunto i 16 anni e in alcuni casi 14. Hanno maggiori possibilità di decidere e orientare le proprie scelte di vita, come il percorso di studi o delle proprie aspirazioni. Possono, ad esempio, interrompere il percorso scolastico, stante la cessazione dell'obbligo, svolgere attività lavorativa, contrarre matrimonio (a determinate condizioni), riconoscere figli, prestare il consenso al riconoscimento del genitore, accedere all'interruzione di gravidanza.
Sempre a 14 anni i figli possono essere imputabili e da quell'età scatta allora anche un maggior potere di escludere i genitori dalla propria vita social.
La pronuncia del Tribunale di Chieti potrebbe anche essere utilizzata per contestare la tanto discussa possibilità dei genitori di monitorare gli spostamenti dei figli con le App di parental control. Se infatti la sorveglianza è lecita quando il figlio è piccolo, diventa più difficile quando è più grande e raggiunge i 14 anni. Se non ci sono esigenze specifiche che impongano un controllo del figlio, questi potrebbe legittimamente invocare la propria capacità di autodeterminazione per sfuggire alle ingerenze ingiustificate dei genitori nella propria sfera privata.
17-08-2020 16:03
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